Verso l’una l’asfalto tremola. Evapora verso il cielo. Mentre apro la porta dell’appartamento, considero l’ipotesi che per sottrarsi al pensiero unico e alimentare il proprio bisogno di unicità, ci si possa anche arrampicare sugli specchi, aggrapparsi alla strampalatezza e alle teorie più sgangherate.
Nel primo pomeriggio, tra la cappa di caldo e il troppo ponderare, mi sento avvinta da una stanchezza fortissima, le membra pesantissime, e nolente, mi butto sul letto. Mi addormento.
Sogno:
Parigi, la piazza con la cattedrale di Notre-Dame sulla destra, quasi in notturno, tutto immerso in un’atmosfera ottocentesca, sensazione di ovattato. Stupendo. Sul piazzale c’è una bancarella con souvenir di Maria Antonietta, trovo una bambola che la raffigura, indossa un vestito ottocentesco di tulle bianco con il velo lungo e rose rosse cucite dappertutto. Contemplo la cattedrale, cerco i Gargouille, le statue. Vedo una madonna, ma è dipinta come in un quadro di pittura italiana, i suoi tratti assomigliano a quelli di una madonna di Raffaello. Lassù in alto c’è un ballatoio di pietra grigia stipato di enormi maiali rosa che si spingono a vicenda e fanno rumore, finché uno precipita di sotto e cade sopra a Quasimodo, che è un grosso uomo primitivo peloso, una semi scimmia. Il poverino è a terra, ma è vivo, meno male, è salvo!


Maria Antonietta non entra solamente nelle mie visioni oniriche. Da qualche parte ho letto che Rihanna ha trovato ispirazione per la linea Puma dell’anno scorso immaginando Maria Antonietta in palestra. Marie Antoinette, proto It girl che non finisce mai di ispirare.
Nel mezzo di un periodo nero, vesto di bianco. Pace non trovo, et non ò da far guerra. Pascomi di dolor, piangendo rido
Ah, la sublime Maria Antonietta di Sophie Coppola! Buon caldo, buon tutto!
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Anche a te carissima😘
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