Con una sinusite in corso, mi sono dedicata alla lettura del bugiardino di Tachifludec all’arancia:

Fenilefrina, questa sconosciuta; cos’è? Trattasi di un decongestionante, la cui efficacia, tuttavia, secondo le fonti di Wikipedia, è stata messa in discussione da diversi studi indipendenti. Tali studi “hanno riscontrato la sua non efficacia nell’alleviare la congestione sinusale o quantomeno, non più del placebo usato parallelamente.”
L’effetto placebo è il risultato di una sorta di tranfert positivo tra paziente, medico, sostanza (anche un’innocua pillola di zucchero), mente e corpo, le cui dinamiche non sono mai ben delineate e comprensibile.
La parola placebo è il verbo latino placere (piacere) alla 1a pers. sing. del fut. indic., quindi, propriamente, io piacerò. I like it!
La sicurezza di partenza, l’autoconvincimento che qualcosa avrà effetti positivi, che tutto andrà per il verso giusto, fa sì che tutto vada per il verso giusto.
Ogni tanto bisognerebbe applicare all’abbigliamento un meccanismo simile a quello alla base dell’effetto placebo. Mi spiego. Non vestirsi come ci si sente, ma come ci si vorrebbe sentire. Autosuggestionarsi, avere fiducia che quel look farà sentire davvero a quel modo; almeno un po’. È la serie “mi sento straccio ma vorrei sentirmi regina?” e io m’impupazzo e mi adorno alla grande.
Ho voluto allora giocare su tre variazioni a tema, in cui il tema è la midiskirt (la gonna al polpaccio).
1 Si ha presente quando si è data una mano e ci è stato preso un braccio? o si è state scavalcate, o sminuite. Ci si sente defraudate. Indebolite. Quelle volte che mi è successo mi hanno portata a dirmi, quasi incolpandomi, “sono stata troppo ingenua”, o, dato che qualcuno era arrivato al braccio, “sono stata troppo alla mano”.
In tali circostanze, dopo il fattaccio, si ha bisogno di sentirsi una stronzetta inaccessibile, gelida, che incute rispetto. L’intoccabile.
Punterei su un outfit elegante e con una certa aria da quadro antico:

2 Si ha presente quando ci si sente insopportabilmente gonfie, appesantite, o magari sotto l’effetto di una fastidiosa ritenzione idrica? La midiskirt è eccezionale in tali casi, e abbinata ad una giacca lunga avvitata, o meglio ancora con una cinta in vita, è insuperabile. Ho indossato un completo così un giorno di disagio pre-ciclo. Sono riuscita a udire il commento di qualcuno che diceva che sembravo Olivia di Braccio di Ferro. Ehh, l’invidia. Sono smilza, ma non sono certo un’Olivia; per dire, quanto questo outfit funzioni in fatto di potere sgonfiante.

3 Si ha presente quando si desidera solo stare stravaccate, in pigiama, sgarrupate? ma ci si ricorda che invece si deve uscire, perché sono arrivati X e Y, che sono di passaggio e ripartono domani? non li si vede da tanto, non si può mancare. Si ricorre allora allo strafritto jeans+sneaker, allo street-sportwear, il grado zero dell’abbigliamento dei nostri giorni. Una volta vestitesi così, per la nausea, si ha voglia di non uscire più. Più sul serio di prima, quando si era in pigiama e sgarrupate.
Voglia di varcare la soglia di casa, saltami addosso. Placebo:

Esiste anche l’effetto nocevo (io nuocerò), “effetto psicosomatico negativo dovuto a scarsa fiducia nel farmaco o nel medico curante”. Come dire, sfiga chiamata, sfiga arrivata.
Alla sinusite si è poi aggiunta la bronchite. Non c’è stato più placebo che tenesse. Il medico mi ha prescritto gli antibiotici. Antibiotico, dal greco antico antì e biòs, letteralmente “contro la vita”. Un killer.
Genio, nessun altar parola. Domani mi vesto da inaccessibile cattiva, tanto sono sempre il muro bass, come dicono qui, vale a dire, quello che si può saltare! : )
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troppa grazia,! dai che da inaccessibile cattiva diventi mur inscavalcab! ah quello che ho letto oggi di Anastasia è…letteratura. bellissimo
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❤
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