Fare il vuoto.
Le minchiate proliferano nel nulla, ne hanno bisogno come noi dell’ossigeno. Le minchiate fanno un gran frastuono.
Se farete il vuoto, invece, ci sarà spazio per la roba profonda e nuova. Quieta. Permettete il vuoto – sto scrivendo sotto possessione di una vecchia saggia orientale -.
Un tempo liscio, tranquillo, spianato. Facile.
Nessun passato, nessun futuro. Creature mentali.
I problemi di soldi, quelli d’amore. I colpi di fionda e i dardi della fortuna insensata. Ciao.
Via tormenti, via assilli. Via fisime. Si viaggia leggeri.
Rallentare. Parlare piano, camminare lenti. Facile, lento, leggero.
Lasciarla andare, lasciarla essere.
Shhh e pazienza. Ogni cosa arriva da sé. Il vento è sempre alle vostre spalle. (Questa è un po’ grossa.)
Aprirsi agli imprevisti. Tenere la bestiaccia dell’abitudine al guinzaglio, facendole sentire che non è lei la femmina alfa. È nella sua natura crederlo.
Facile, lento, leggero, libero, aperto. Ovunque si sia, questo è il vero lusso. Prima di tutto il vuoto.
Chissà se ce la farà la mia eroina. Che mette le mani avanti. Ecco sì, d’accordo su tutta la linea, ma gli streaming di Tracy Anderson restano. Tracy pure nel deserto, in una carovana di nomadi Tuareg.
Basta.
