Leggiucchiando la storia dell’Ucraina, che stava per farmi venire il mal di mare, mi sono imbattuta in Julia Tymoszenko, la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro dell’Ucraina.
Dopo una movimentata carriera politico-imprenditoriale, dalle stelle alle stalle, da guerriera a martire, sembra ora una figura un po’ sbiadita, passata nell’ombra. Sia. Ce ne vorrà per ritrovare una politica dallo stile così unico.
Maniche a sbuffo stile vittoriano, colletti alti, o rotondi, dolcevita, pizzo, qua e là, mai vezzoso, abiti aderenti, che abbracciano il corpo ma che poco scoprono, tacchi importanti, pettinatura ispirata alla poetessa Lesja Ukrainka, grandi spille, grandi fibbie, perle, grigio, bianco, beige, nero, sporadico rosso, richiami al folclore ucraino – c ‘è chi ci ha visto richiami a antichi dipinti – riamalgamati in uno stile personale di chi è sicuro di ciò che gli piace. Composta, audace, femminile, e ci spreco un aggettivo abusato che lei re-impregna di tutto il suo significato: iconica.






